martedì 31 gennaio 2017

MENA-SCS e Fastweb collegano l’Asia e l’Africa all’Europa



MENA Submarine Cable System e Fastweb hanno siglato un accordo in base al quale l’operatore italiano ha implementato un collegamento protetto ad elevata capacità trasmissiva lungo tutta la penisola italiana che raggiunge il polo tecnologico di Milano Caldera.

Attraverso il collegamento, MENA-SCS è in grado dal 2015 di trasportare il traffico proveniente dall’estremo oriente, India, paesi del Golfo ed Egitto all’hub di Milano, attraverso rotte diversificate. Il progetto consente a MENA-SCS di distribuire, attraverso lo snodo di Milano, il traffico dati verso i principali Internet Exchange europei, aprendo così una nuova via per l’interconnessione delle reti di comunicazione tra continenti.

Sin dalla sua nascita Fastweb ha puntato sull’innovazione e sull’infrastruttura di rete per offrire il massimo della qualità nella fornitura di servizi a banda ultralarga in Italia. Fastweb ha sviluppato una propria rete in fibra ottica lunga 37.500 chilometri sicura, affidabile e facilmente scalabile.

L’infrastruttura dedicata a MENA si sviluppa lungo tutta la penisola italiana e collega Mazara del Vallo, in Sicilia, a Milano grazie alla rete in fibra ottica di Fastweb che si estende per 1.300 Km lungo la costa tirrenica e per 1.800 Km lungo la costa adriatica.

“Siamo stati lieti di estendere la nostra rete per raggiungere uno dei più grandi hub d’Europa grazie al quale MENA-SCS è in grado di fornire ai propri clienti connettività diretta all’Europa” ha dichiarato Ahmed Khalaf, Managing Director di MENA. “Abbiamo scelto Fastweb per la sua esperienza sul territorio italiano, e crediamo che la cooperazione tra MENA-SCS e Fastweb dia sicuro beneficio per i nostri clienti. ”

“Siamo molto orgogliosi di aver contribuito con la nostra esperienza alla realizzazione di questo progetto” ha commentato Fabrizio Casati, responsabile della divisione Fastweb Wholesale. “Abbiamo lavorato fianco a fianco con MENA durante le fasi di fattibilità e di progettazione in modo da garantirne l’implementazione in tempi molto brevi. Siamo quindi lieti di far parte, con il tratto realizzato in Italia, del sistema ad alta capacità trasmissiva che MENA sta sviluppando per soddisfare la richiesta sempre crescente di collegamenti ad alta velocità di aziende europee ed extra europee. ”


Fonte: Fastweb

martedì 24 gennaio 2017

La smart city



Una tendenza apparentemente irrefrenabile. Da decenni, ormai, le campagne e le zone periferiche del mondo si stanno spopolando a favore delle grandi città che, come fossero una stella in rapida espansione e grande forza di gravità, attraggono contadini e giovani alla ricerca di un nuovo lavoro. Secondo un rapporto reso pubblico dall'Economist, entro il 2050 oltre l'80% della popolazione dei Paesi sviluppati (la percentuale scende al 64% in quelli in via di sviluppo) vivrà in un agglomerato urbano.

Ciò avrà inevitabili conseguenze sia sul piano demografico, sia su quello urbanistico, sia su quello energetico. La crescita demografica delle future megalopoli richiederà nuove modalità nella creazione e nell'erogazione dei servizi pubblici, mentre la fornitura di energia dovrà essere efficientata per evitare dispersioni e di incidere ulteriormente sul consumo delle risorse naturali. Discorso analogo per trasporti e infrastrutture: l'aumento della popolazione potrebbe ulteriormente peggiorare le condizioni del traffico in alcune megalopoli già di per sé congestionate.

A questo punto entra in gioco la tecnologia. Grazie allo sviluppo delle smart city è possibile mitigare tutti gli effetti "collaterali" della migrazione dalle campagne e dalle zone periferiche verso gli agglomerati cittadini. In particolare, sono cinque le tecnologie chiave (e i settori di intervento) che potrebbero rendere migliore la qualità della vita all'interno di città abitate da decine di milioni di abitanti.

Energia smart

Non solo energia solare, energia eolica e altre forme di energia alternativa e a impatto zero. La gestione dei consumi energetici sarà fondamentale nelle smart city dei prossimi decenni. Grazie a sistemi di smart energy si potrà monitorare e controllare istantaneamente il consumo energetico cittadino, così da gestire in maniera migliore la richiesta di energia da utenze domestiche e commerciali e mettere in atto pratiche di risparmio energetico.

Grazie ai big data, insomma, il futuro dell'energia appare più roseo. Stando a una previsione di Cisco, sfruttando adeguatamente dati e informazioni sarà possibile ridurre i consumi energetici del 30% nell'arco di venti anni. Questa "organizzazione" smart del fabbisogno energetico, insieme alle fonti energetiche alternative, a una differente gestione delle fonti di acqua potabile e un sistema di raccolta e smaltimento rifiuti più efficiente sarà possibile anche ridurre l'inquinamento prodotto dalle megalopoli.

Smart mobility

In questo senso, sarà fondamentale sviluppare nuove politiche di mobilità che consentano di liberare (per quanto possibile, ovviamente) le città dal traffico. Cercando di mettere in atto pratiche di smart mobility, infatti, sarà possibile rendere più fluida la circolazione all'interno delle arterie cittadine, ridurre i consumi di combustibili fossili ed evitare di perdere tempo (e denaro) accodati in qualche ingorgo (secondo il TomTom traffic index nella città di Palermo i cittadini passano 147 ore bloccati nel traffico).

Favorire pratiche come quelle del carpoolig, costruire nuove infrastrutture dedicate alle bici e mezzi di locomozione alternativi, incentivare lo sviluppo di auto elettriche e dotare le città di un numero maggiore di colonnine di ricarica: queste alcune delle azioni che gli amministratori delle smart city si troveranno a mettere in atto nei prossimi anni. Ma non saranno le sole. I big data (ancora loro) consentiranno di analizzare e gestire in maniera più efficiente il flusso di traffico automobilistico, portando così all'ideazione di nuove forme di mobilità integrata e smart.

Servizi pubblici innovativi e a misura di cittadino

Le smart city e il loro carico di dati saranno in grado di garantire ai loro abitanti servizi pubblici avanzati e personalizzati. Mezzi di comunicazione più diffusi e smart consentiranno di mettere in contatto i cittadini con le pubbliche autorità in qualunque momento: sarà così possibile avere città più sicure, più pulite e con una qualità di vita anche superiore agli standard attuali.

Sanità smart

L'aumento della popolazione avrà i suoi effetti anche sul servizio sanitario e sulla qualità dell'offerta sanitaria. Il futuro della sanità, infatti, passerà da mezzi di comunicazione avanzati e capillari e dalla possibilità di controllare a distanza lo stato di salute di pazienti lungodegenti (telemedicina). Questo consentirà, da un lato, di rendere più capillare l'offerta sanitaria e migliorarne la qualità e, dall'altro, di risparmiare rispetto agli attuali livelli di spesa.

Infrastrutture smart

Affinché lo sviluppo delle smart city sia possibile, però, è necessario che si creino infrastrutture di telecomunicazione in grado di supportare un aumento esponenziale nel traffico dati. Alla base di tutto, quindi, c'è la necessità di utilizzare tecnologie comunicative innovative, che consentano di accumulare dati e trasformarli in informazioni utili allo sviluppo della città intelligente.  


Fonte: Fastweb

martedì 17 gennaio 2017

Fastweb Digital Academy



Si chiama Fastweb Digital Academy ed è la nuova scuola pensata da Fastweb e Fondazione Cariplo per preparare i giovani alle professioni digitali. Una vera e propria accademia riservata ai ragazzi e alle ragazze di età compresa tra i 20 e i 35 anni i cui corsi sono completamente gratuiti per chi supera il processo di selezione.

L'obiettivo di Fastweb Digital Academy è quello di costruire un ponte che traghetti i giovani di oggi verso le professioni digitali di domani. Ecco che nell'anno accademico 2016-2017 vengono formati mille giovani. Il tutto in una scuola, situata in un'ex fabbrica milanese che grazie a Fastweb e Fondazione Cariplo è tornata ai fasti e all'attività brulicante di un tempo, che unisce esperienza, programmazione e nuove tecnologie.

Le iscrizioni sono state aperte a settembre, sul sito fastwebdigital.academy, le lezioni sono iniziate a ottobre ed i primi a partire sono stati i corsi di Digital Marketing, per la formazione di professionisti nel mondo della pubblicità e della comunicazione digitale, e di Digital Fashion, per progettare abiti e accessori utilizzando computer e laser cut e successivamente  i corsi di robotica, stampa 3D, e UX/UI design per la realizzazione di prototipi funzionali, Virtual reality, Art and Animation e Gaming. La sede principale dei corsi è Cariplo Factory presso l'ex Ansaldo a Milano.

"Gli italiani fanno shopping in rete, usano i social network e le applicazioni, sono amanti del gaming online. Ma non creano imprese, non costruiscono giochi, non sviluppano applicazioni. O almeno non lo fanno quanto i nostri vicini Europei, per non parlare degli Stati Uniti", ha commentato il Direttore Relazioni esterne di Fastweb, Sergio Scalpelli, presentando il progetto. "Oggi l'Italia è l'ottava potenza economica mondiale, ma nella classifica delle Nazioni per potenzialità digitali precipita al 55esimo posto. Se non ci saranno più iniziative come questa rischiamo di perdere troppi posti nella corsa verso il futuro", ha aggiunto Scalpelli.

Fonte: Fastweb

martedì 10 gennaio 2017

Log Management



La soluzione di LOG MANAGEMENT & CORRELATION di Fastweb è dotata di piattaforme leader di mercato, in grado di raccogliere, archiviare e analizzare file di log generati dai sistemi e apparati di rete aziendali in modo integrato  e  automatizzato,  riducendo  notevolmente  i costi di gestione e garantendo integrità, confidenzialità e inalterabilità dei dati raccolti.

A cosa serve

La gestione e correlazione dei LOG generati, garantisce la conformità  alle  normative  vigenti,  la  raccolta  dei  dati rilevanti,  la  presentazione  delle  informazioni  sulle  reali minacce che gravano su sistemi e reti aziendali e l’indirizzamento delle relative contromisure.

Benefici per i clienti

Time to market e bassi investimenti: il servizio consente l’accesso a un’infrastruttura di raccolta log senza la necessità  di  investire  tempo  e  risorse  nella  realizzazione, delegando tali attività a Fastweb  in qualità di Managed Security Service Provider.

Security Operations Center (SOC): è il team di professionisti di Fastweb dedicato all’identificazione delle soluzioni che meglio si adattano alla realtà tecnologica dell’azienda per la raccolta e archiviazione dei  log e per l’individuazione di attività informatiche illecite sui sistemi aziendali.

La garanzia sui dati raccolti: il sistema di Log Management garantisce l’immutabilità e la non modificabilità dei dati secondo quanto previsto dalla normativa italiana, grazie a protocolli cifrati per la trasmissione e la memorizzazione.

Il servizio

Le principali caratteristiche del servizio sono:

  • Conformità alle normative  in materia di log retention sia a livello nazionale che internazionale.
  • Controllo persistente  degli eventi di sicurezza di tutti i dispositivi analizzati.
  • Individuazione  tempestiva  delle  minacce   attraverso attività di correlazione e rilevazione anomalie.
  • Produzione di reportistica periodica  con informazioni di  sintesi  dettagliate  e  ad  alto  livello  degli  eventi occorsi.

Al fine di adattarsi al meglio alle esigenze di ogni azienda, le soluzioni proposte possono essere implementate in due modi:

  • Deployment Cloud: non è prevista alcuna installazione di appliance hardware nella rete aziendale, ma la sola configurazione  dei  sistemi  da  cui  raccogliere  i  log trasferiti direttamente nel Data Center di Fastweb e memorizzati  in  modo  da  garantire  confidenzialità, integrità e disponibilità.
  • Deployment On Premise: prevede l’installazione di un appliance dedicato in alta affidabilità per la raccoltadei log direttamente nella rete aziendale. In orari pianificati  ne  è  prevista  l’archiviazione  sicura  nel  DataCenter di Fastweb. 


Ideale in  presenza di sistemi che generano un numero di eventi per secondo molto elevato.


Fonte: Fastweb

martedì 3 gennaio 2017

Top e flop tecnologici del 2016



Quando si conclude un anno si tirano le somme e si cerca di capire cosa si è sbagliato e cosa, invece, è andato alla grande. Lo stesso accade anche per la tecnologia. Adesso che il 2016 è stato archiviato possiamo analizzare i device che hanno fatto flop e coloro che, invece, hanno superato le aspettative. Come ogni anno sono stati migliaia i prodotti lanciati sul mercato ma a creare attesa e clamore sono state le aziende più importanti: Samsung, Apple, Huawei, GoPro, Sony.

Non sempre le cose vanno come uno vorrebbe e il lancio del Samsung Galaxy Note 7 ne è la dimostrazione. Lanciato in anticipo nella speranza di rubacchiare qualche utente ai rivali storici di Apple, l'azienda sudcoreana ha commercializzato un device che ancora non aveva concluso tutti i test. E i risultati sono sotto l'occhio di tutti. A causa di un difetto di fabbricazione la batteria del Samsung Galaxy Note 7 si surriscalda e prende fuoco, mettendo in serie pericolo la vita degli utenti. Ma nel "girone" dei flop Samsung è in buona compagnia insieme a GoPro che ha sviluppato il suo primo drone, ma che non è "capace" di volare. Anche Apple finisce nella lista dei "flop" a causa della scelta scellerata di eliminare il jack audio dall'iPhone 7 nella speranza che le nuove cuffie wireless AirPods fossero pronte entro il mese di ottobre. I primi esemplari sono stati spediti poco prima di Natale dello scorso anno. E la realtà virtuale? Per la VR è stato un altro anno difficile, tra il lancio di alcuni dispositivi molto interessanti e altri completamente inutili.

Oltre ai tanti flop ci sono stati anche alcuni device che hanno stupito il pubblico e che meritano di essere citati. Ad esempio il Google Pixel, il primo smartphone sviluppato completamente dall'azienda di Mountain VIew, che nonostante alcuni problemi legati all'audio, ha stupito tutti quanti per l'ottimizzazione tra la parte hardware e software. Tra i vari dispositivi tecnologici presentati nel 2016, gli speaker portatili sono sicuramente quelli che hanno ottenuto il maggior successo. Erano in pochi a puntare sulla loro diffusione di massa, ma in realtà si sono rivelati molto apprezzati dal pubblico grazie alla loro versatilità.

Il 2016 è stato anche un anno di grandi cambiamenti. Soprattutto in ambito tecnologico. Cambiamenti che hanno portato a dire definitivamente addio a cinque tecnologie che, sino a oggi, parevano essere intramontabili. Ecco che gli esperti del MIT hanno pubblicato sulla rivista Mit Technology Review, i cinque accessori che ci hanno salutato per (forse) non fare mai più ritorno. Il primo citato dagli esperti è stato Vine, l'applicazione di Twitter che permetteva di postare video di sei secondi. Lanciato nel 2014 il servizio è caduto ben presto in disuso con l'arrivo dei video in streaming.

Ma il 2016 ha sancito anche la fine per Pebble, lo smartwatch che nel 2013 aveva raccolto 10 milioni di fundraising per il suo sviluppo. In questo caso il dispositivo è stato schiacciato dalla concorrenza agguerrita (anche troppo) di Apple. Seguono poi ben due i progetti di Google: il primo è Ara, abbandonato ufficialmente a settembre 2016, il secondo è Fiber, il servizio di connessione in fibra ottica iniziato in alcune città Usa. 

Fonte: Fastweb