martedì 31 marzo 2020

Cresce il traffico Internet di Fastweb


Fastweb in una nota all'AGCOM ha comunicato i dati complessivi sugli aumenti di traffico Internet, indicando come gli interventi tempestivamente messi in atto dall'operatore hanno consentito di evitare congestioni e consentono un utilizzo regolare del servizio di connettività da parte di tuti gli utenti.

Per quanto riguarda la rete fissa, il volume di dati complessivo giornaliero – che si assestava normalmente intorno a 10-12 PetaByte - è quasi raddoppiato, passando a 18-20 PetaByte.
Il dato più significativo, in grado di dare un'indicazione sulle capacità delle reti di evitare fenomeni di congestione, è quello dei "picchi", che normalmente si verificano in orario serale e che sono passati da 2,8 Terabit/s a circa 3,9Terabit/s, registrando un aumento di circa il 40%. 

Fastweb ha tempestivamente avviato i necessari interventi sulla propria infrastruttura di rete per metterla in condizione di supportare gli incrementi di traffico: i principali snodi di rete sono stati upgradati e dimensionati per supportare picchi fino a 4,4 terabit/secondo, molto al di sopra dei picchi attuali, garantendo così un servizio fluido e senza fenomeni di rallentamento.

Con riferimento alla composizione del traffico, in termini di volume di dati giornalieri, si rilevano i seguenti fenomeni:
  • aumento del traffico video che rappresenta ora oltre il 50% del traffico complessivo (+30%)
  • aumento del traffico gaming che rappresenta circa il 15% (+300%)
  • sostanziale stabilità del traffico di navigazione Internet, che continua a rappresentare circa il 18% del traffico complessivo.
Si evidenzia, infine, che rispetto ai volumi di traffico complessivo, il traffico di download rappresenta il 90% del totale e l'upload circa il 10%. In termini di picco, il traffico di upload sta registrando un aumento poco superiore all'aumento del traffico complessivo (+50%), segno che l'aumento dello smart working è pienamente compatibile con gli attuali dimensionamenti di rete e non rappresenta una fonte di criticità.

In relazione, infine, alle indicazioni del BEREC e della Commissione Europea relativamente alla possibilità di adottare politiche di gestione del traffico che consentano agli operatori di intervenire su particolari tipologie di traffico – quali il video o il gaming - per ridurne l'incidenza, Fastweb sottolinea che ad oggi tali misure non si sono rese necessarie proprio per effetto degli interventi di dimensionamento della rete già messi in atto e che tali misure saranno adottate solo in caso di situazioni particolarmente critiche.

Benché l'incremento del traffico pesi sulle reti di trasporto (le dorsali) e non sia legato alle caratteristiche delle reti di accesso (l'ultimo miglio, in cui la rete è dedicate al singolo cliente), Fastweb sta adottando tutte le misure per accelerare l'upgrade della connessione dei propri clienti, evidenziando come ad oggi già il 64% dei clienti Fastweb sia attivo su un servizio a banda ultralarga con velocità superiore a 100 Mbit/s.

martedì 24 marzo 2020

Intervista a Sergio Scalpelli


La reputazione di un’azienda è il mezzo attraverso il quale si riesce a creare un rapporto diretto e duraturo con i clienti e le istituzioni: gli studenti della Luiss hanno intervistato il Dott. Sergio Scalpelli direttore delle relazioni esterne ed istituzionali di Fastweb per saperne di più.
  • Cosa significa essere direttore delle relazioni esterne e istituzionali?
“Il direttore delle relazioni esterne e istituzionali si concentra sia sul rapporto con il sistema dei media, sia sul rapporto con gli enti istituzionali (con la pubblica amministrazione, le istituzioni statali e le grandi organizzazioni tipo Confindustria).” 
  • In un’azienda come Fastweb quanto è grande il peso del suo ruolo? Quanto un suo errore può costare alla reputazione dell’azienda?
“La mia è una mansione in cui un errore può danneggiare significativamente l’azienda soprattutto sul lato reputazionale. È un ruolo che va a innervare la strategia aziendale per renderla percepibile agli esperti e ai decisori politico amministrativi, […] rende comprensibili quali sono le strategie del gruppo e protegge gli interessi dell’azienda.”
  • Con l’avvento dei social network la strategia di comunicazione è cambiata nel corso degli anni. Lei ha vissuto questo passaggio in Fastweb?
“[…] usiamo molto i social network per il rapporto diretto con i nostri clienti e per le attività commerciali. Siamo presenti sui social sia in chiave propositiva, sia in risposta a tematiche generali in modo da comunicare il nostro posizionamento nell’ambito delle telecomunicazioni.”
  • Quali consigli darebbe ai giovani studenti che sono sempre più prossimi al mondo del lavoro per raggiungere una posizione come la sua?
 “Scegliete un’area come marketing, finanza o anche organizzazione del lavoro. Di dare grande importanza a una buona cultura umanistica, perché conoscere la storia è fondamentale: [..] vi consiglierei di concentrarvi sulle professioni emergenti legate al digital marketing, alla cyber security e al flexible work.”

martedì 17 marzo 2020

Internet al tempo del Coronavirus


È difficile immaginare che qualcosa di buono possa venir fuori dal Coronavirus, che in questo periodo sta causando migliaia di vittime e che ha contagiato quasi 100.000 persone in tutto il mondo. Ma forse il virus è riuscito a trasformare Internet che fino a poco tempo fa era usato per condividere gattini e meme, in una vitale macchina informativa.

Ma la paura ha riorientato le informazioni online e l'impegno in modi che non avremmo mai pensato possibili. Si nota, infatti, uno sforzo più concertato per fornire utili informazioni digitali. Lo stiamo vedendo attraverso nuove applicazioni, i social media, i siti web e le varie infografiche.

Poiché il Coronavirus non è contenuto in un singolo paese o continente, è impossibile ignorarlo come "problema di qualcun altro". La necessità di avere informazioni aggiornate sulla diffusione del virus è vitale in Italia come lo è in Corea del Sud, Cina, USA, nella nostra città e nel nostro quartiere.

Come ci si potrebbe aspettare, le notizie online si sono concentrate su aggiornamenti COVID-19 quasi in tempo reale. Si sta lavorando non solo per condividere informazioni sulla diffusione, ma per fornire aggiornamenti da ogni possibile fonte ufficiale e lavorare di più di quanto si sia mai visto per fornire informazioni sempre più accurate. 

Se il Coronavirus è riuscito ad uccidere un'altra cosa, queste sono le notizie false, le cosiddette fake news. Facebook e YouTube hanno lavorato straordinariamente per eliminare la disinformazione, le notizie false e le cure pericolosamente false dalle loro piattaforme.

Facebook è pieno di persone che condividono informazioni reali relative alla sanificazione e all'igiene, mentre altri stanno facendo del loro meglio per diffondere le notizie sul Coronavirus a livello locale (talvolta con alcune discutibili battute sui virus). Forse è solo il nostro parere, ma forse Twitter prende la cosa ancora più sul serio rispetto agli altri social. La gente si sta rendendo conto che la condivisione di preziosi aggiornamenti sulla diffusione del Coronavirus può salvare vite umane.

Forse uno dei motivi per cui Internet è così iper-focalizzato sul Coronavirus è che sta avendo un impatto sostanziale sulle aziende che hanno contribuito a costruire questa superstrada dell'informazione. Le aziende tecnologiche come Adobe, Amazon, Apple, Facebook, Google, tutte le società di telefonia mobile, le società di videogiochi e altre hanno dovuto fare i conti con la cancellazione di importanti eventi. Stanno inoltre affrontando il potenziale impatto economico del Coronavirus sulle loro attività. Hanno dovuto chiudere le fabbriche, chiedere ai dipendenti di lavorare da casa e, molto probabilmente, ricalibrare l'implementazione del prodotto e della tecnologia.

Il rovescio della medaglia sono quelli che utilizzano questa Autostrada dell'informazione rivitalizzata a proprio vantaggio. Ad Amazon, ad esempio, è stato chiesto dai legislatori di fare i conti con l'aumento del prezzo delle forniture per la prevenzione del coronavirus.

Tuttavia, ovunque online, ci sono informazioni su come sopravvivere alla pandemia. Stiamo imparando molto su come si diffondono i virus, su come e quanto lavarsi le mani (anche se non dovrebbe essere una novità), come creare in casa del disinfettante per le mani e sulla reale utilità delle mascherine e dei guanti monouso. Ma stiamo anche guardando con attesa ad una cura.

Su quest'ultimo punto, è significativo il fatto che il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, con la sua Chan Zuckerberg Initiative, abbia contribuito a sequenziare il genoma alla base del virus. Se questo porterà a un vaccino, potremmo dire che Internet ha aiutato a sconfiggere il Coronavirus.

Internet tuttavia non è un reale antidoto o una cura, ma è quello che è sempre stato, uno strumento e una piattaforma per connettere le persone con idee, intrattenimento e, soprattutto, informazioni. Probabilmente (purtroppo) non stiamo ancora vivendo il peggio che questa epidemia abbia da offrire, ma la risposta di Internet alla crisi è un balsamo inaspettato in un momento di rabbia, divisioni e notizie false. È anche la prova che forse, solo forse, possiamo imparare tutti a muoverci correttamente, su questa autostrada.