martedì 26 aprile 2022

Emergenza Ucraina Fastweb aiuta i profughi

 

Fastweb e i suoi dipendenti sono al fianco dei profughi ucraini che hanno dovuto abbandonare il loro paese a causa della guerra. Per questo motivo sono stati raccolti fondi per sostenere due iniziative: la prima promossa da Cesvi per accogliere i rifugiati che passano il confine con l’Ungheria e la seconda sostenuta da Fondazione Progetto Arca Onlus per l’accoglienza dei rifugiati a Milano. L’adesione all’iniziativa rientra all’interno di “Tu sei Futuro”, la nuova visione strategica di Fastweb che mette al centro le persone per contribuire a realizzare per tutti un futuro più connesso, inclusivo ed eco sostenibile.

Dopo aver sostenuto la realizzazione di una tenda riscaldata per la prima accoglienza a Záhony, in Ungheria, attraverso la donazione di ore di lavoro che Fastweb ha raddoppiato in valore, l’azienda e i suoi dipendenti si impegnano ora a sostenere l’arrivo dei profughi in Italia. Attraverso una donazione, Fastweb sosterrà le attività di accoglienza dei rifugiati all’interno del nuovo centro di Via Antonio Fortunato Stella a Milano, la struttura gestita da Fondazione Progetto Arca Onlus e Protezione Civile che offrirà assistenza sette giorni su sette ai profughi ucraini in arrivo in città.

Fastweb fornirà inoltre 200 Sim voce e dati gratuite, che verranno distribuite agli ospiti del centro per facilitare la comunicazione con i propri cari e per consentire a bambini e ragazzi di continuare la loro formazione scolastica attraverso lezioni e contenuti online. Il centro, che potrà accogliere fino a 50 ospiti al giorno tra donne, bambini ed anziani, sarà dotato anche di connessione wifi messa a disposizione da Fastweb. Nell’ambito delle iniziative solidali con Fondazione Cesvi e Fondazione Progetto Arca, Fastweb e le sue persone hanno devoluto un totale di oltre 266mila euro.

martedì 19 aprile 2022

Fastweb e Aruba presentano offerta per Polo Strategico Nazionale

Fastweb e Aruba hanno presentato l'offerta finale per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale, l'infrastruttura destinata ad ospitare in cloud i dati e i servizi strategici della pubblica amministrazione e definita dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dalle linee guida del MITD come una delle macro-azioni chiave per l'evoluzione digitale delle amministrazioni italiane e dei servizi pubblici ai cittadini.

L’offerta che fa leva sul know how, sugli asset strategici e le competenze tecnologiche e di business delle due aziende risponde ai requisiti di sicurezza, resilienza, affidabilità e scalabilità previsti dalla Strategia Cloud Italia. In caso di aggiudicazione, Fastweb e Aruba prevedono la costituzione di una NewCo a cui farà capo la realizzazione e gestione del PSN secondo un modello di Partenariato Pubblico Privato (PPP).

I Cloud VPS (Virtual Private Server) vengono attivati in modo semplice ed immediato all'interno dell’infrastruttura 100% cloud, che garantisce un servizio di VPS hosting con server dagli elevati standard di prestazioni e di affidabilità. L'offerta Cloud VPS è caratterizzata da macchine pre-configurate secondo quattro taglie con caratteristiche tecniche crescenti, tutte basate su tecnologia VMware e con a bordo storage SSD.

lunedì 11 aprile 2022

Fastweb Europe’s Climate Leader anche per il 2022

 

Anche quest’anno Fastweb entra nella classifica Europe’s Climate Leaders 2022 del Financial Times collocandosi tra le prime venti aziende europee per percentuale di riduzione delle emissioni rispetto al fatturato per gli anni 2015-2020 (https://www.ft.com/climate-leaders-europe-2022). La seconda edizione della classifica del Financial Times compare in un momento in cui le aziende vengono spinte a migliorare ulteriormente la propria posta in gioco sul cambiamento climatico.

La rapidità con cui il clima è salito in cima all'agenda aziendale è stato evidente al vertice COP26 delle Nazioni Unite sul clima di novembre. "Ho visto più amministratori delegati qui negli ultimi otto giorni rispetto agli otto anni precedenti di COP", ha osservato un membro regolare della conferenza. Nel frattempo, i gruppi finanziari hanno fatto notizia promettendo di impegnare 130 trilioni di dollari negli sforzi per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette.

Ma dichiarazioni come queste sono sottoposte a un controllo sempre più attento da parte di esperti del clima, attivisti e regolatori allo stesso modo, che mettono in discussione il rigore non solo degli obiettivi climatici aziendali, ma anche di normatori come l'iniziativa Science Based Targets. Quella promessa di 130 trilioni di dollari, ad esempio, ha suscitato critiche sia per il modo in cui è stata calcolata sia perché molte delle banche dietro di essa continuano a finanziare l'industria dei combustibili fossili.

Come nell'edizione inaugurale, le 400 società elencate di seguito sono quelle che hanno ottenuto la maggiore riduzione dell'intensità delle emissioni di gas serra (GHG) legate agli Obiettivi 1 e 2 in un periodo di cinque anni, questa volta 2015-20. Le emissioni connesse agli Obiettivi 1 e 2 provengono rispettivamente dalle attività di un'azienda e dalla generazione dell'energia che utilizza, mentre l'intensità è definita come tonnellate di emissioni di CO2 equivalente per 1 milione di euro di ricavi.

“Un risultato importante che conferma l’impegno e la serietà con cui perseguiamo la nostra strategia di sostenibilità, con l’obiettivo di far diventare Fastweb completamente Carbon Neutral già al 2025, tra le prime aziende in Italia e in Europa ad anticipare di 25 anni gli obiettivi europei” ha dichiarato Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb.

 “Un percorso che l’azienda ha intrapreso già dal 2015 con la decisione di acquistare il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili. Dall’anno scorso, oltre alla riduzione programmata e validata da Science Based Targets initiative, compensiamo già tutte le nostre emissioni dirette e quelle relative all’erogazione dei servizi ai nostri clienti. E ora ci stiamo impegnando con nuovi progetti per coinvolgere partner e fornitori affinché prodotti e servizi siano sempre più sostenibili in questa sfida che ci vede tutti coinvolti per la difesa dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre, siamo da sempre in prima linea per promuovere il digitale come leva di sostenibilità nello sviluppo di servizi innovativi per famiglie e imprese che contribuiscono alla riduzione degli impatti sull’ambiente grazie al miglior uso delle risorse disponibili”.

lunedì 4 aprile 2022

Fastweb Carbon Neutral entro il 2025

Fastweb prosegue nel suo percorso verso la completa Carbon Neutrality entro il 2025 sulla base della più ampia strategia “Tu sei Futuro”, con la quale l’azienda intende costruire un futuro più connesso, più inclusivo ed ecosostenibile per tutti, ottenendo la certificazione ISO 14064 che attesta l’implementazione di un modello di calcolo della Carbon Footprint (emissioni di anidride carbonica), conforme alle migliori linee guida internazionali e allo Standard UNI EN ISO 14064-1.

L’importante risultato certifica l’integrità, la correttezza e la veridicità delle dichiarazioni e dei processi di calcolo della CO2 emessa in atmosfera dalle attività dirette e indirette dell’azienda e testimonia l’approccio rigoroso e trasparente adottato da Fastweb nell’ambito della metodologia di quantificazione delle proprie emissioni per la tutela dell’ambiente.

La certificazione, ottenuta in seguito ad un processo di verifica da parte di un Ente di Certificazione terzo e indipendente, permette così a Fastweb di rafforzare ulteriormente la solidità dei processi di definizione e identificazione dei target di riduzione della CO2 avvalendosi di una metodologia di calcolo certificata ISO e consolidando la propria azione per ridurre e compensare tutte le sue emissioni entro il 2025 con 25 anni di anticipo rispetto agli obiettivi dell’Unione Europea.

A testimonianza della serietà degli impegni presi da Fastweb per la lotta ai cambiamenti climatici, oltre a includere tutte le categorie di emissioni obbligatorie previste dallo Standard, come per esempio le emissioni derivanti dalla flotta auto aziendale, l’azienda ha deciso di estendere già dal 2015 il calcolo della Carbon Footprint a tutte le categorie previste dalla certificazione per misurare a 360 gradi gli impatti aziendali sull’ambiente, dagli uffici all’infrastruttura di rete, dai negozi di proprietà ai franchising, dalla catena di fornitura alla distribuzione e al ritiro delle apparecchiature, fino all’utilizzo dei servizi da parte dei clienti e alla gestione del fine vita dei prodotti.