lunedì 29 giugno 2020

Fastweb a RestartTALENT Meet


Fastweb ha partecipato a RestartTALENT Meet, la tre giorni di eventi online con dirette streaming, social, Virtual Room, Hackathon e Digital Talks, che si è svolta in un'agorà virtuale dedicata alla ripartenza del mercato del lavoro e allo sviluppo di nuovi percorsi di Sostenibilità ed Economia circolare.

Fastweb è stata presente il 24 giugno ai Digital Talks che si sono svolti dalle 10:00 alle 12:30. All'interno di una agorà web Manager HR e Talent delle aziende Partner hanno lanciato a coloro che si sono candidati una prova di tre slot di domande che riguardavano le skill tecniche, le soft skills e l'attitudine al Vision e Project. I partecipanti sono stati quindi chiamati a rispondere dimostrando le loro capacità di reazione e preparazione.

Inoltre, nell'ambito della tavola rotonda Innovation Work's tools che si è tenuta nel corso del pomeriggio dalle 15:00 alle 17:30 Fastweb ha presentato i corsi e le opportunità offerte da Fastweb Digital Academy (https://www.fastwebdigital.academy/), la scuola per le nuove professioni digitali finanziata da Fastweb insieme a Fondazione Cariplo nata a Milano nel 2016 con l'obiettivo di accelerare l'incontro tra giovani e mondo del lavoro tramite percorsi di formazione specialistica per promuovere l'upskilling e il reskilling dei lavoratori che si trovano a vivere la trasformazione delle proprie professioni.

Per consultare il programma completo dell'evento consultare il seguente link http://www.diversityopportunity.eu/nuovo-hackaton/

martedì 23 giugno 2020

Fastweb elimina la penale per la riattivazione dei servizi


Le Associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Federconsumatori e U.Di.Con. compiono insieme a Fastweb un altro importante passo a favore della trasparenza e della tutela dei consumatori.

Grazie al confronto continuo e proficuo tra le parti Fastweb ha deciso di eliminare la penale per la riattivazione, in caso di sospensione per mancato pagamento di servizi non soggetti a contestazione da parte dell'utente, delle offerte di rete mobile in abbonamento e con ricarica automatica.

A partire dal 17 Giugno e in controtendenza rispetto al mercato, Fastweb dunque non applicherà più l'addebito previsto di 24 euro ai propri clienti che troveranno la versione aggiornata della Carta dei Servizi di rete mobile sul sito fastweb.it, disponibile anche in versione digitale e interamente navigabile da qualsiasi dispositivo.

L'eliminazione della penale per la riattivazione dei servizi nasce dunque dallo spirito di collaborazione tra le Associazioni e Fastweb che prosegue così sulla strada della trasparenza e dell'eliminazione di tutti i costi nascosti dalle proprie offerte e che ha deciso di venire incontro il più possibile alle esigenze dei consumatori in un momento delicato e di particolare difficoltà per le famiglie come quello attuale.

Quello che è stato annunciato il 17 Giugno è però solo l'ultimo traguardo raggiunto di un tavolo di lavoro che ha visto nei mesi precedenti le Associazioni dei Consumatori confrontarsi con l'operatore di telecomunicazioni anche su temi più ampi, come la revisione della documentazione contrattuale e la pubblicazione a giugno 2019 e marzo 2020 delle nuove Carte dei Servizi per la telefonia fissa e mobile, nate con l'obiettivo di rendere i consumatori ancora più informati e consapevoli dei propri diritti.

martedì 16 giugno 2020

Firma dei contratti con SPID


Dal 26 marzo 2020 è possibile firmare molti contratti e atti pubblici in modo digitale, tramite lo SPID. Cioè il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Risale a quella data, infatti, l'emanazione delle "Linee guida contenenti le Regole Tecniche per la sottoscrizione elettronica di documenti ai sensi dell'art. 20 del CAD" (Codice dell'Amministrazione Digitale) da parte dell'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), l'agenzia pubblica italiana che sta gestendo la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dell'economia del nostro Paese.

È possibile firmare tramite SPID tutti i contratti stipulati con un Ente o una azienda erogatrice di servizi pubblici, purché siano registrati nell'elenco dei fornitori di servizi della federazione SPID, cioè i "Service Provider" (SP) elencati nell'apposito sito Web dello SPID Registry (https://registry.spid.gov.it/service-providers). Il processo di firma digitale tramite SPID prevede una serie di passaggi, parte dei quali devono essere gestiti dal Service Provider e parte invece spettanti all'Identity Provider (IdP). Questi ultimi sono i "gestori di identità digitali nel contesto della federazione SPID" e sono elencati in un ulteriore elenco pubblico.

Firma dei contratti tramite SPID: come funziona

Secondo quanto previsto dalle linee guida dell'AgID la firma di un contratto tramite SPID si compone di due fasi. La prima fase è a carico del Service Provider e consiste nella predisposizione del documento da sottoscrivere. La seconda è a carico dell'Identity Provider e consiste nella procedura di firma vera e propria.
Quindi il Service Provider redige il contratto o l'atto da firmare e lo propone al cittadino-utente digitale. Il quale ne prende visione sul sito Web del SP e può anche scaricarlo e memorizzarlo sui propri dispositivi. 

Subito dopo il SP informa l'utente che per la firma è necessario inviare il documento (che contiene anche i dati personali dell'utente che lo dovrà firmare) al suo Identity Provider. Se l'utente acconsente, allora potrà finalizzare la procedura scegliendo "Prosegui con la firma". Una volta ricevuto il documento da firmare l'IdP procede a identificare l'utente per verificare che si tratti della stessa persona che dovrà firmare l'atto o contratto.

Se tutto è in regola, allora l'IdP chiede all'utente se vuole proseguire con la firma e, se l'utente acconsente, l'IdP appone il suo sigillo elettronico qualificato trasformando il documento ricevuto in precedenza dall'SP in un "documento formato con SPID", che contiene la conferma della firma dell'utente e che viene reinviato al Service Provider come conferma della sottoscrizione dell'atto o contratto.

Tale documento deve avere precisi requisiti tecnici: deve essere in formato PDF/A-2a, standard ISO/IEC 32000-1 (quindi deve essere compatibile con la firma elettronica avanzata), non può contenere un controllo di accesso per essere aperto o modificato (perché il contratto firmato deve poter essere visionato, se serve), non può essere modificato (se non per l'apposizione della firma, in formato PAdES), non deve essere cifrato.

Dopo la firma digitale l'utente può scaricare la sua copia del contratto firmato con SPID, ma l'Identity Provider è costretto a cancellarlo per tutelare la privacy dell'utente. A meno che non abbia ricevuto il consenso esplicito dell'utente, come prevede il Regolamento Europeo sulla privacy (GDPR), alla sua conservazione. In questo caso, però, l'IdP diventa titolare del trattamento dei dati dell'utente "per finalità diverse e ulteriori rispetto a quelle relative al servizio di sottoscrizione".

Firma SPID sui documenti: quando è valida

La firma digitale di un documento, di un atto o di un contratto tramite il sistema SPID rende tale documento legalmente valido e vincolante su tutto il territorio nazionale e nei confronti di tutti, delle aziende e degli Enti Pubblici. In buona sostanza un contratto firmato con lo SPID è equiparato in tutto e per tutto ad un contratto con firma autografa. Avrà dunque le stesse conseguenze economiche e legali per entrambi i firmatari e potrà essere impugnato, annullato o considerato nullo soltanto nei casi previsti dalla normativa vigente per i normali contratti cartacei.