Sulle bollette a 28 giorni, ogni compagnia rimborsa gli utenti
in modo diverso. Nonostante l‘Autorità di vigilanza sulle telecomunicazioni
(Agcom) abbia infatti confermato a luglio che i rimborsi devono avvenire
automaticamente, gli operatori hanno invece deciso a modo loro come restituire
il denaro, circa 13 miliardi di euro intascati in più da 72 milioni di clienti
attraverso la diminuzione del numero di giorni di fatturazione in bolletta (da
30 a 28). Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tema e soprattutto come
riuscire a portare a termine con successo la procedura di rimborso.
Innanzitutto, è bene sapere che ad aver diritto alla
restituzione del denaro (fra i 20 e i 60 euro ad utenza), sono solo i clienti
di telefonia fissa. Restano fuori dalla procedura gli utenti di telefonia
mobile e gli abbonamenti della pay-tv che pure erano finiti nel mirino di
Agcom. Rientrano invece le offerte multiple come quelle fisso-mobile o
fisso-pay-tv. “L’Agcom ha incentrato il provvedimento obbligando, per il
servizio universale cioè la telefonia fissa, gli operatori ad emettere fatture
mensili o su multipli del mese”, spiega l’avvocato Emmanuela Bertucci
dell’associazione dei consumatori Aduc. “Sarebbe stato più difficile includere
e motivare un intervento sui cicli di fatturazione della telefonia mobile che
possono essere liberamente definiti sul mercato”.
Quanto alle modalità di richiesta del rimborso, ogni
operatore ha indicato la sua soluzione. Nel caso di Tim, l’utente deve passare
per il 187. Ma, in realtà, è molto difficile, se non impossibile, riavere i
soldi indietro. Il call center Tim propone piuttosto l’attivazione di servizi e
opzioni in compensazione. Wind-Tre e Vodafone hanno invece predisposto un
modulo per la domanda, mentre Fastweb ha attivato un sistema automatico via web
attraverso MyFastweb. Contemporaneamente, gli operatori hanno sviluppato una
serie di proposte commerciali, talvolta creative, alternative al rimborso.
Fastweb ad esempio offre la possibilità di attivare un’opzione (Ultrafibra,
International o Verso mobile sempre) in “compensazione”.
Una soluzione che, come precisa l’ufficio stampa, vale circa
6 euro al mese con “un beneficio è superiore all’importo del ristoro dei giorni
erosi”. Più ampio il raggio d’azione di Wind-Tre: oltre all’ipotesi di
rimborso, l’operatore invita il cliente ad accedere all’area clienti dove si
trovano “numerose proposte di partner selezionati, molte delle quali di valore
superiore a quanto previsto dalla suddetta delibera, nonché soluzioni proposte
Wind Tre quali ad esempio GIGA gratuiti o sconti per l’acquisto di telefoni”
come si legge sul sito. Non senza precisare che “il catalogo sarà in continuo
aggiornamento con eventuali variazioni delle soluzioni offerte, alcune soggette
a disponibilità limitata”.