Con un investimento da
500 milioni di euro, Fastweb ha varato un piano che darà precedenza ai medi
comuni italiani rispetto all'erogazione di servizi a 200 Mbps.

"L'investimento è
totalmente autofinanziato - ha detto l'Amministratore Delegato di Fastweb
Alberto Calcagno, precisando che nel triennio 2017-2020 il budget supplementare
si aggiungerà - alle risorse che già investiamo ogni anno sull'aggiornamento
della rete".
L'aumento delle
prestazioni, che non ha a che fare con l'infrastruttura, ma con l'equipment
tecnologico "rientra, infatti, nelle operazioni ordinarie, sostenute
grazie al reinvestimento degli utili e all'immobilizzazione del 30% del
fatturato in progetti di sviluppo".
L'upgrade della rete in
termini di performance avverrà grazie all'implementazione dei cabinet (FTTC,
Fiber-to-the-cabinet anche detta FTTS, Fiber-to-the-street), con soluzioni che
potenziano la capacità del doppino in rame come il Vectoring, il G.Fast e il
VDSL2, il cui potenziale (con velocità testate sul campo fino a 500 Mbps) è già
stato sperimentato sul campo da Fastweb poco più di un anno fa.
Il network fisso è uno
degli elementi che contraddistinguono l'offerta dell'operatore, che si compone
della community Wow-Fi (la rete di hot spot Wi-fi dei clienti Fastweb), dei
data center (dopo quello di Milano, arriverà una nuova struttura nel
centro-sud) e dei servizi LTE (Long Term Evolution), che a fine 2016
allineeranno la qualità erogata sul fisso a quella in modalità wireless.
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