L'Internet delle cose è
una tecnologia che "avvolge" gli oggetti di uso quotidiano - tessuti,
orologi, contatori, elettrodomestici - per renderli "intelligenti",
in grado cioè di prendere in relativa autonomia delle decisioni (ad esempio
rifornire il frigorifero di latte non appena questo scende sotto un livello
minimo di scorta) al verificarsi di determinate condizioni.
Questo approccio si
riferisce non solo allo sviluppo di tecnologie emergenti, ma anche alla
possibilità di trovare modi innovativi per utilizzare i dati raccolti dagli
oggetti interconnessi. Tutto ciò ha un impatto evidente sulle industrie e i
settori tradizionali, ma anche sulla vita quotidiana delle persone.
La stima del numero
esatto di oggetti connessi a Internet è stata fatta da diversi analisti negli
ultimi mesi. I risultati sono, però, molto diversi tra loro. Il gigante della
ricerca Gartner suggerisce che entro il 2020 ci saranno 20,8 miliardi di
dispositivi collegati, mentre Cisco e Frost&Sullivan concordano sul fatto
che il numero si avvicinerà più ai 50 miliardi di unità.
Anche il potenziale giro
d'affari legato all'IoT è oggetto di un vivace dibattito. Business Insider
prevede che la spesa dirottata sulle tecnologie e il software a supporto
dell'Internet of Things raggiungerà i 6 trilioni (milioni di miliardi) di
dollari nei prossimi cinque anni.
Cisco ritiene che le
tecnologie e i servizi associati creeranno un turnover di 14,4 trilioni di
dollari per le imprese entro il 2022. Secondo Business Insider, invece, si parla
di un ben più modesto giro d'affari di 600 miliardi di dollari entro il 2019,
mentre IDC ritiene che le entrate supereranno i 7 miliardi di dollari entro il
2020.
Una stima corretta
dell'impatto economico dell'Internet delle cose sembra, quindi, difficile da
fare. Quel che è chiaro a tutti è che si tratta di una rivoluzione ormai
avviata, che avrà una portata enorme sulla nostra vita quotidiana. Dai
frigoriferi agli impianti d'irrigazione, dalla videosorveglianza all'eHealth,
dal monitoraggio industriale a quello energetico, non c'è campo che sia
escludibile a priori dalla rivoluzione del web degli oggetti.
Cloud, connettività
diffusa e miniaturizzazione dei componenti informatici permettono di
sperimentare i benefici dell'Internet of Things finalmente in modo economico.
Il risultato è una miriade di dati che alimenta con continuità i sistemi
analitici aziendali, garantendo all'organizzazione una miniera d'informazioni
preziose.
Si parlerà di CED
"satellite", di co-location, housing, outsourcing, virtual private
datacenter e continuità operativa. Ma anche di cloud e managed services. Perché
il ricorso a provider esterni, secondo gli analisti, subirà un'impennata nei
prossimi mesi e si rivelerà in molti casi la soluzione più efficace ed
economica per assicurare alle aziende la flessibilità di risorse necessaria per
supportare i carichi di lavoro "estremi" che l'IoT impone.
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