Il 2017 è stato un anno
pieno di avvenimenti per il mondo della tecnologia. Ma non tutto è andato come
previsto: alcuni prodotti, lanciati con grande enfasi, hanno fallito la prova
con il mercato. E altri non ci sono nemmeno arrivati
Quando le aziende lanciano
sul mercato un nuovo prodotto sono convinte che tutto andrà per il meglio e che
otterrà il gradimento da parte degli utenti. Purtroppo, non sempre è così.
Anzi. In alcuni casi assistiamo a dei veri e propri fallimenti tecnologici (ed
economici). E il 2017 non è stato differente. Alcune aziende hanno rischiato di
chiudere a causa di scandali legali che le hanno colpite, mentre altre hanno
lanciato sul mercato dei dispositivi che non passeranno alla storia per le loro
funzionalità. Gli errori tecnologici non riguardano piccole startup, ma le
grandi aziende dell'hi-tech. Tra le decine di servizi e prodotti che offrono è
normale commettere qualche piccolo errore.
Ma tra i fallimenti
tecnologici del 2017 non troviamo solamente dispositivi e servizi, ma anche una
battaglia che per il momento le società dell'hi-tech stanno perdendo. Stiamo
parlando della lotta alle fake news. Nonostante gli sforzi compiuti da
Facebook, Twitter e Google, le notizie false continuano imperterrite a essere
diffuse sulle piattaforme social e a influenzare l'opinione pubblica. Oltre
alle fake news, tra gli errori tecnologici del 2017 troviamo aziende del
calibro di Samsung e Tesla. L'azienda sudcoreana ha lanciato nel 2017 Bixby, il
nuovo assistente personale presente sui suoi smartphone. Oltre al fatto di non
essere ancora disponibile in italiano, Bixby non ha entusiasmato gli utenti.
Per Tesla, invece, la questione è più delicata. Non si tratta di un problema
legato ai modelli che realizza, bensì ai ritardi nella produzione della Model
3, la vettura elettrica medio di gamma che può essere acquistata per una cifra
tra i 30.000 e i 50.000 euro (a seconda degli optional). Dopo il successo
ottenuto in fase di pre-ordine, l'azienda statunitense avrebbe dovuto produrre
almeno 1.500 vetture al giorno. Per il momento non ne riesce a fare più di 250.
Ecco tutti i fallimenti tecnologici del 2017.
In un articolo sui
fallimenti tecnologici non si può non parlare delle fake news. Non tanto perché
le bufale abbiano fallito. Anzi. Ciò che ha fallito sono le contromisure
adottate dalle piattaforme social per bloccare la diffusione delle notizie
false. Facebook, Twitter e Google sono in prima linea per riuscire ad arginare
il problema delle fake news. Ma per il momento non si riesce a trovare una
soluzione e le bufale continuano ad alimentare un giro d'affari che fa ricche
alcune società di comunicazione. Ma il problema più grande riguarda l'influenza
che le notizie false hanno sull'opinione pubblica e la capacità di cambiare i
destini di un'elezione politica.
Ogni tanto anche Elon
Musk sembra commettere qualche errore. Il vulcanico imprenditore statunitense
di origine sudafricana non ha passato un bel 2017. Perlomeno non lo ha passato
Tesla, l'azienda che doveva cambiare per sempre il mercato dell'automotive ma
che sta incontrando più di qualche problema. Nonostante la presentazione di una
Roadster e del primo camion completamente elettrico, la produzione della Tesla
Model 3, una vettura di classe media ma con accessori premium, sta andando
molto a rilento. Per soddisfare le richieste dei clienti, l'azienda
statunitense dovrebbe produrre circa 1500 auto al giorno, ma per il momento ne
riesce a realizzare poco più di 250. Inoltre, Tesla ha anche annunciato il
licenziamento di circa 400-700 operai dallo stabilimento di Freemont,
sembrerebbe a causa di performance annuali sotto i livelli stabiliti
dall'azienda statunitense.
Anche i robot possono
suicidarsi. Knightscope K5 è un robot presente in alcune città degli Stati
Uniti e affianca la polizia locale nella sorveglianza dei quartieri. Molte
società li utilizzano anche per la protezione dell'azienda: i robot Knightscope
K5 dispongono di sensori a 360 gradi, visore notturno e tutta una serie di
funzionalità che permettono di capire se qualcosa non sta andando nel verso
giusto. Nelle intenzioni dell'azienda che li realizza, Knighscope K5 avrebbe
dovuto sostituire nel futuro gli stessi poliziotti, ma quest'anno le cose non
sono andate benissimo. Un robot ha mostrato dei problemi dopo che alcune
persone lo hanno aggredito, mentre un Knightscope K5 presente a Washington D.C.
è stato ritrovato all'interno di una fontana, come se avesse deciso di
suicidarsi.
L'iPhone 8 non sarà uno
smartphone che passerà alla storia. Non perché abbia dei problemi di
funzionamento o di costruzione. Anzi. Sotto questo punto di vista è
praticamente perfetto. Il vero problema riguarda l'uscita contemporanea
dell'iPhone 8 Plus (che rispetto al fratellino minore ha la doppia fotocamera
posteriore) e quella successiva dell'iPhone X. Come normale che sia, il primo
smartphone borderless di Apple ha catalizzato l'attenzione degli utenti e
l'uscita dell'iPhone 8 è passata quasi in secondo piano. Non si tratta di un
vero e proprio fallimento tecnologico, ma più che altro di una scarsa
attenzione da parte degli utenti
Il 2017 è stato un anno
orribile per Uber, che ha letteralmente messo in crisi la stabilità
dell'azienda. Molti gli scandali che hanno colpito la società, a partire dalle
accuse di violenza fisica subita da alcune donne da parte di autisti di Uber
fino ad arrivare alla rivelazione dei 57 milioni di account hackerati e che
hanno obbligato la società a trattare con i pirati informatici. Il CEO
dell'azienda, Travis Kalanick, ha anche rassegnato le proprie dimissioni a metà
anno, lasciando la guida dell'azienda a un nuovo direttore amministrativo.
Era uno dei giochi più
attesi dell'anno, ma fin dal primo momento è stato subissato di critiche.
Stiamo parlando di Star Wars Battlefront II, lo sparatutto online ambientato
nel mondo di Guerra Stellari. Come accade oramai per la maggior parte dei
videogame tripla AAA, ovvero con alle spalle un budget corposo per lo sviluppo,
sono presenti le microtransazioni. Solitamente sono utilizzate per permettere
ai giocatori di ottenere dei crediti da spendere nello shop del gioco o per acquistare
direttamente armi, armature e abilità speciali. In Star Wars Battlefront II le
microtransazioni servivano a sbloccare gli Eroi della serie, i personaggi più
forti che sul campo di battaglia possono fare la differenza. Invece di giocare
40 e più ore per riuscire a sbloccarli, gli utenti potevano tranquillamente
pagare. Anche dopo aver effettuato per la prima volta l'accesso al gioco. I
giocatori hanno immediatamente protestato ed Electronic Arts ha deciso di
togliere le microtransazioni chiedendo scusa ai giocatori.
Bixby è stato presentato
come l'assistente personale capace di sfidare ad armi pari Siri, Google
Assistant e Alexa. Ma a quasi un anno di distanza dall'annuncio ufficiale,
oltre a non fare il suo debutto in italiano, l'intelligenza artificiale mostra
ancora alcuni problemi. Sicuramente non è la caratteristica per cui gli utenti
dovrebbero acquistare un Galaxy S8 o un Galaxy Note 8 (che anche senza il
supporto di Bixby restano due tra i migliori smartphone dell'anno).
Le emoticon fanno parte
della nostra vita quotidiana. Le utilizziamo decine di volte all'interno delle
applicazioni di messaggistica istantanea. E negli Stati Uniti hanno deciso di
utilizzarle per realizzare un film d'animazione. In Italia è arrivato con il
nome di Emoji – Accendi le Emozioni. Se al botteghino ha raccolto anche un
discreto successo, lo stesso non lo si può dire dei commenti della critica. I
commenti sono stati sprezzanti e le votazioni molto al di sotto della
sufficienza.