martedì 30 maggio 2017

Fastweb G.Fast

Fastweb ha iniziato ad anticipare i dettagli della tecnologia G.Fast che probabilmente in futuro verrà implementata sulla rete italiana. Si tratta di una soluzione appartenente alla famiglia xDSL, quindi basata sull’impiego di fibra e rame. In linea di massima si può affermare che un’alternativa al VDSL2 enhanced – oggi impiegato per fornire servizi a 200 Mbps su FTTC – che ha bisogno di ridotte distanze tra il punto raggiunto dalla fibra e l’appartamento.
G fast Un esempio di unità G.Fast

In pratica oltre la soglia dei 150 metri le prestazioni calano vistosamente e a 300 metri non c’è differenza con VDSL2, mentre al di sotto si può raggiungere progressivamente un massimo teorico di 1 Gbps (valore combinato di velocità di download e velocità di upload). Alcatel-Lucent ha sperimento con con British Telecom nel Regno Unito questa tecnologia G.fast, che cioè  ti può garantire una connessione Internet a 330 Mbps si anche senza essere raggiunti dalla fibra ottica in casa sfruttando il Fiber-to-the-cabinet.

Da tempo ma nell’area di Gosforth a Newcastle sono ormai 2mila le abitazioni a godere di un’ultra-broadband da primato. Il test è durato 9 mesi, dopodiché BT si è fatta promotrice della sua diffusione. “Questa tecnologia elimina la necessità di cablare nuovamente interi edifici e case, l’operazione più costosa in termini di tempo e denaro dei progetti in fibra ottica”. In pratica si sfrutta la tradizionale infrastruttura in rame dall’appartamento all’armadio di zona (massimo 300 metri), che ovviamente dovrà comunque essere raggiunto da una rete in fibra. L’architettura è fiber-to-the-cabinet, ma la buona notizia è che le prestazioni sono analoghe a quelle dell’attuale fiber-to-the-home.

“Si tratta della più vasta sperimentazione di tecnologia G.fast al mondo. Un team di esperti ha condotto un lavoro di ricerca preparatorio per comprendere bene le prestazioni della tecnologia. Con il G.fast si apre un nuovo capitolo nella realizzazione del futuro connesso, portando la banda ultra larga ad ancora più̀ persone nei prossimi anni”, ha commentato Mike Galvin, direttore del comparto Service, Strategy and Operations di BT. “La maggior velocità, almeno nelle brevissime distanze, che il G.Fast è in grado di assicurare rispetto a tecnologie concorrenti (come VDSL2 e VDSL2 enhanced), è dovuta alla maggior ampiezza di banda di cui questa tecnologia può godere”, spiega Fastweb.


“Mentre l’ADSL2 funziona sulla banda di frequenze dei 2,2 megahertz e la VDSL2 enhanced arriva ai 35 megahertz, il G.Fast lavora anche su frequenze 106 megahertz e 212 megahertz. In parole povere il suo punto di forza sta nel fatto che può trasportare dati usando un ‘tubo’ ben più largo rispetto alle altre tecnologie DSL meno evolute e da qui la sua superiorità”.

Il G.Fast ha bisogno di un DSLAM grande quanto una scatola di scarpe posizionato in corrispondenza con il punto di distribuzione (non a caso si parla di connettività Fttdp) della rete telefonica. In sintesi è in grado di risolvere i problemi di investimento legati al fiber-to-the-home. Sarebbe sufficiente far proseguire la fibra dall’armadio fino all’unità G.Fast – magari posizionata in cantina – per fornire connettività ultra-broadband ad alte prestazioni su rame.  Ad ogni modo i vantaggi rispetto a VDSL2 si hanno fino a 300 metri al massimo. Infatti entro i 100 metri si può ottenere un massimo teorico di 1 Gbps, entro 200 metri si scende 700 Mbps, a 300 la soglia è di 300 Mbps.

lunedì 22 maggio 2017

Fastweb inaugura la nuova sede di Cagliari



Fastweb ha inaugurato il 17 Maggio 2017, alla presenza di Claudia Medda, Assessore all’Innovazione Tecnologica del Comune di Cagliari, di Roberto Biazzi, Chief Human Capital Officer di Fastweb e di Claudio Pellegrini, responsabile mercato Executive e Pa di Fastweb, la nuova sede situata all’interno del Campus Sa Illetta presso Cagliari.  Con l’apertura dei nuovi uffici Fastweb prosegue così il suo percorso di crescita e rafforza la sua presenza nella Regione Sardegna dando un nuovo, importante impulso allo sviluppo del tessuto economico locale.

“Fin dalla sua nascita, 18 anni fa, Fastweb si è distinta per la sua naturale propensione all’innovazione e per lo sviluppo di reti ed infrastrutture che hanno significativamente contribuito alla digitalizzazione del Paese attraverso collegamenti super veloci in fibra ottica alla rete Internet” ha dichiarato Roberto Biazzi, Chief Human Capital Officer di Fastweb. “Un percorso di sviluppo reso possibile grazie anche alla continua crescita dell’azienda che oggi conta circa 2.500 dipendenti distribuiti tra 18 sedi. Anche con Cagliari proseguiamo, quindi, sulla strada dell’innovazione e della crescita acquisendo e mantenendo sul territorio competenze e figure professionali altamente qualificate”.  

L’apertura dei nuovi uffici avviene, infatti, in seguito all’acquisizione a dicembre da parte di Fastweb del ramo d’azienda Tiscali Business, comprensivo, tra l’altro, dei clienti Top Client di Tiscali Italia e del contratto quadro per i servizi di connettività (SPC) destinati alla Pubblica Amministrazione. Con il perfezionamento dell’accordo, lo scorso 10 febbraio, i 45 dipendenti del ramo d’azienda di Tiscali sono così entrati a far parte dell’organico di Fastweb. In particolare 24 dei dipendenti del ramo d’azienda lavorano presso la sede di Cagliari, principalmente con mansioni finalizzate allo sviluppo del business nel settore PA e Enterprise.

Grazie al via libera definitivo dato da Consip lo scorso febbraio, Fastweb è inoltre subentrata a pieno regime nella titolarità del contratto SPC in qualità di fornitore di servizi di connettività alla Pubblica Amministrazione nazionale e locale. È in corso proprio in questo periodo, sia per le Pubbliche Amministrazioni che per i clienti executive, la fase di migrazione verso la rete Fastweb.

“Oggi consolidiamo la nostra presenza in Sardegna perchè vogliamo dare un segnale di continuità e di impulso per lo sviluppo di un mercato per noi molto importante, quello delle aziende e della Pubblica Amministrazione, salvaguardando allo stesso tempo il   perimetro occupazionale e l’indotto” ha dichiarato Claudio Pellegrini, resp. Mercato Executive e Pa di Fastweb. “Contiamo quindi di incrementare rapidamente la nostra quota di mercato anche sul territorio sardo proponendoci come partner tecnologico di riferimento per l’erogazione di servizi innovativi e all’avanguardia che aiutino imprese e pubbliche amministrazioni a compiere un salto tecnologico verso la digitalizzazione”.

Con la piena operatività del nuovo presidio Fastweb intende, infatti, garantire stabilmente la propria presenza sul territorio per rafforzare le relazioni con le realtà imprenditoriali e le pubbliche amministrazioni offrendo non solo le migliori soluzioni di connettività, ma un ampio range di servizi Ict avanzati a supporto della digitalizzazione.

Con una quota pari al 28% Fastweb è, infatti, il primo operatore alternativo nel mercato per la fornitura di servizi di connettività e soluzioni Ict alle grandi aziende e alla PA. Grazie agli investimenti messi in campo per lo sviluppo della propria rete in fibra ottica e di altre infrastrutture, Fastweb è in grado di erogare le soluzioni più avanzate per la digitalizzazione e virtualizzazione dei processi, nell’ottica di accompagnare aziende e pubblica amministrazione nel processo di digital trasformation.

Fastweb metterà a disposizione dei propri clienti in Sardegna, oltre alla connettività in fibra, il proprio portafoglio di servizi a valore aggiunto basati su piattaforme Cloud che consentono di ottimizzare la gestione dei dati e delle risorse. Il tutto con la garanzia di massima sicurezza, grazie al nuovo Data Center Tier IV di ultima generazione, il primo certificato in Italia dall’Uptime Institute di New York per livello di affidabilità nella conservazione dei dati e nella business continuity. La struttura è inoltre integrata con il Security Operation Center di Fastweb, il centro di prevenzione degli attacchi informatici che assicura in ogni momento il massimo livello di protezione dei dati e delle infrastrutture di rete dei clienti.

lunedì 15 maggio 2017

Attacco hacker globale: ecco come difendersi

La Polizia Postale è in allerta per l’attacco hacker a livello globale compiuto attraverso un malware o ransomware (programma, documento o messaggio di posta elettronica in grado di apportare danni a un sistema informatico) noto coi nomi WCry, WannaCry e WanaCrypt0r.

Il Centro nazionale Anticrimine Informatico per la protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC),  sta costantemente analizzando il fenomeno, intensificando le attività di monitoraggio e le procedure idonee a garantire la massima sicurezza delle infrastrutture informatiche del Paese.
Dai primi  accertamenti effettuati, sebbene l’attacco sia presente in Italia dal primo pomeriggio di venerdì 12 maggio 2017, non si hanno al momento evidenze  di gravi danni ai sistemi informatici o alle reti telematiche delle infrastrutture informatiche del Paese.

Al riguardo è bene che gli utenti della Rete facciano attenzione  alle seguenti procedure rilevate dagli specialisti della Polizia postale:
  1.  le vittime ricevono il malware via rete (non si hanno al momento evidenze di mail vettore dell’infezione).
  2.  Il malware si installa infatti nella macchina “vittima” sfruttando il noto bug EternalBlue e deposita l’eseguibile mssecsvc.exe nella directory di sistema C:\windows.
  3.  Si installa quindi come servizio e procede ad eseguire due attività parallele utilizzando diversi eseguibili.
  4.  La prima attività consiste nel cifrare determinate tipologie di file come da link; https://gist.github.com/rain-1/989428fa5504f378b993ee6efbc0b168.
  5.  La seconda provvede a propagare il malware sulla eventuale LAN presente sfruttando la vulnerabilità suddetta del protocollo SMB con le porte TCP 445 e 139. Questa seconda componente inoltre effettua scansioni in rete alla ricerca di nuovi target da infettare via SMB porta 445.
  6.  Funziona in Ring 0, quindi potenzialmente foriero di maggiori danni di quanti fatti con la sola attività di cifratura. Non è ancora noto se è anche installato la backdoor DoublePulsar o altro.
Stranamente, il codice sorgente contiene una richiesta Open_Internet (non proxy aware) verso un sito pubblico che, se raggiunto, blocca la seconda attività, quella di diffusione sulla rete.

Non si escludono ulteriori problematiche legate alla propagazione di un’ulteriore versione di “WannaCry” 2.0, ovvero al riavvio delle macchine a partire dalla per la giornata di lunedì 15 Maggio 2017, inizio della settimana lavorativa.

Pertanto per difendersi dall’attacco, oltre ad eseguire affidabili backup al fine di  ripristinare facilmente i sistemi interessati in caso di cifratura da parte di WannaCry,  si consiglia  quanto prima di:

Lato client:
  • eseguirel’aggiornamento della protezione per sistemi Microsoft Windows pubblicato con bollettino di sicurezza MS17-010 del 14 marzo 2017;
  • aggiornare software antivirus:
  •   disabilitare dove possibile e ritenuto opportuno i seguenti servizi: Server Message     Block (SMB) e Remote Desktop Protocol (RDP);
  • il ransomware si propaga anche tramite phishing pertanto non aprire link/allegati  provenienti da email sospette;
  • il ransomware attacca sia share di rete che backup su cloud, quindi per chi non l’avesse ancora fatto aggiornare la copia del backup e tenere i dati sensibili isolati.
Lato sicurezza perimetrale:
  • eseguire gli aggiornamenti di sicurezza degli apparati di rete preposti al rilevamento  delle istruzioni (IPS/IDS);
  • dove possibile e ritenuto opportuno  bloccare tutto il traffico in entrata su protocolli:  Server Message Block (SMB) e Remote Desktop Protocol (RDP).
La lista degli indicatori è reperibile sul sito www.commissariatodips.it

Fonte: Polizia di Stato

martedì 9 maggio 2017

Fastweb rivoluzione mobile



Fastweb ha annunciato durante la sua presentazione dell’8 maggio 2017 che nel mercato della telefonia mobile niente sarebbe più stato lo stesso, promettendo chiarezza e trasparenza nelle nuove offerte Fastweb Mobile.

Per prima cosa, durante l’evento Alberto Calcagno, AD di Fastweb SpA, ha sottolineato come molte delle offerte telefoniche della concorrenza che sembra abbiano tutto incluso, nascondano invece dei costi aggiuntivi che l’utente spesso non si accorge di pagare: parliamo di servizi come segreteria telefonica o Ti ho chiamato, prezzi extra soglia eccessivi, costi in caso di cambio operatore e così via.

Con le nuove offerte, Fastweb Mobile promette invece trasparenza: non ci sarà alcun costo nascosto e i servizi di segreteria telefonica e Ti ho chiamato saranno inclusi nel prezzo; inoltre, non sono previsti costo di scatto alla risposta né vincoli di durata (salvo aver preso uno smartphone abbinato).

Oltre questo, tutte le offerte potranno godere di “GB illimitati” grazie alla rete WOW-FI: per chi non sapesse di cosa si tratta, parliamo di una rete gratuita per gli utenti Fastweb, generata automaticamente dai router forniti dall’operatore. In sostanza, quindi, quando l’utente si trova in prossimità di una rete WOW-FI, potrà navigare gratuitamente senza consumare il proprio traffico.

Passando alle vere e proprie tariffe, Fastweb ha chiarito che ci sono 3 offerte (più una base per chi vuole il minimo possibile) che sono valide per tutti, senza winback o promozioni particolari. Come previsto da molti, queste tariffe risultano vantaggiose soprattutto per chi utilizza Fastweb anche a casa:
  • Mobile 100 (offerta base): 100 minuti + 100 MB in LTE con WOW-FI Illimitato a 1,95€ (o 0,95€ per i clienti Fastweb casa);
  •  Mobile 250: 250 minuti, 250 SMS e 6 GB in LTE con WOW-FI Illimitato a  9,95€ (o 5,95€ per i clienti Fastweb casa);
  •  Mobile 500: 500 minuti, 500 SMS e 3 GB in LTE con WOW-FI Illimitato a 9,95€ (o 5,95€ per i clienti Fastweb casa);
  • Mobile Freedom: minuti illimitati, SMS illimitati e 6 GB in LTE con WOW-FI Illimitato a 14,95€ (o 9,95€ per i clienti Fastweb casa)

Vale la pena precisare che i minuti inclusi sono validi per chiamare numeri fissi di 50 paesi esteri (alcuni dei quali anche verso mobile, vedi elenco in fondo) e i minuti e GB del bundle sono disponibili anche in Unione Europea, ma solo fino a 500 minuti e 1GB.

Infine, Fastweb Mobile punta anche su costi extra soglia molto economici; nel caso non abbiate un’offerta attiva o abbiate esaurito il bundle, questi sono i costi per minuti, SMS e GB:
  • Niente scatto alla risposta
  • 0,05€ al minuto
  • 0,05€ per SMS
  • 2€ per 1 GB

Nonostante con altri operatori si possano trovare offerte più economiche, Fastweb ha voluto puntare tutto sulla trasparenza e sui clienti che non vogliono rotture o costi nascosti nella propria offerta telefonica. Per tutti gli altri dettagli, vi rimandiamo al sitoufficiale di Fastweb.

Fonte:  Mobile World

mercoledì 3 maggio 2017

Comuni digitali asse Fastweb-Ancitel



Fastweb ha firmato una partnership strategica per la vendita congiunta di servizi e soluzioni Ict ai Comuni italiani con la società Ict di Anci. Le soluzioni sono state progettate per rispondere in modo semplice ed efficace ai bisogni dei Comuni di piccole e medie dimensioni che devono affrontare continui e impegnativi cambiamenti imposti dal percorso di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ottimizzare la gestione delle risorse a disposizione, aumentare l’efficienza e migliorare il rapporto con i cittadini.
La nuova Offerta Bundle, disponibile sul portale Mepa (Mercato elettronico della PA), permette di combinare l’affidabilità e l’innovazione dei servizi core di Fastweb con la specificità delle soluzioni e dei servizi di consulenza di Ancitel.
 
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano - che registra le principali tendenze in atto nel processo di digitalizzazione della PA - il 30% dei cittadini italiani ancora non è in grado di interagire online con le amministrazioni locali e un ulteriore 25% può fruire online solo di una minima percentuale dei servizi resi dagli enti pubblici sul territorio. Infatti, il 35% dei Comuni – quasi tutti al di sotto dei 5.000 abitanti – non ha nessun servizio interattivo di front office e il 50% dei Comuni ha meno del 3% dei propri servizi fruibili online.

Secondo dati dell’Ancitel, l’assenza di strutture e di personale dedicato con skill specifici - il 71,4% degli Enti Locali non ha a disposizione una struttura per l'informatizzazione di processi e procedure (percentuale che sale al 91,7% per i Comuni fino a 5.000 abitanti) - è tra le principali barriere al processo di digitalizzazione. Nei Comuni, solo l'1,4% del personale si occupa prevalentemente o anche occasionalmente di informatica e solo il 7,7% del personale ha partecipato ad almeno un corso di formazione o aggiornamento in ambito informatico. 

Anche i dati del Digital Economy and Society Index (Desi) elaborati dalla Commissione Europea segnalano forti criticità: la percentuale di transazioni online tra cittadini e PA in Italia – che si posiziona negli ultimi posti della classifica europea - ha registrato addirittura una decrescita passando nel 2016 dal 18 al 16%.

Ancitel fornirà soluzioni specifiche pensate per affrontare le sfide dell’innovazione: risposte immediate ai quesiti di carattere giuridico e tecnico-amministrativo delle amministrazioni locali e la consultazione di banche dati su normative, atti e documentazione. Tra i servizi offerti, la piattaforma di Whistleblowing, l’accesso al Database per la visura dei veicoli rubati, il Social Monitoring, Ancitel E-PAy e Ancitel E-Gov. 

Fonte: Cor.Com